Visita OCULISTICA GENERICA di primo livello: visita oculistica generale, di prevenzione e diagnosi, in assenza di patologie oculari già accertate. Può essere eseguita in assenza di sintomi o in presenza di disturbi oculari di prima insorgenza.
Durata media: 30 minuti.
Visita OCULISTICA COMPLESSA di secondo livello: visita mirata alla cura, diagnosi e trattamento di una specifica malattia oculare, precedentemente identificata o sospettata. Può essere una visita per CATARATTA, GLAUCOMA, malattie della RETINA, malattie della CORNEA.
Durata media: 40 minuti.
VISITA OCULISTICA di CONTROLLO SUCCESSIVA: visita per Pazienti già in cura presso lo Studio e che necessitano di visita successiva di controllo per verificare la situazione oculare.
Durata media: 20 minuti.
VISITA OCULISTICA con CAMPO VISIVO: visita prenotabile solamente su pazienti già in cura presso il nostro Studio nel periodo concordato per il controllo (3-6 mesi dalla precedente). Visita di verifica e controllo usualmente in pazienti o con GLAUCOMA o con MACULOPATIA o per RINNOVO PATENTE.
Durata media: 20 minuti + tempo necessario per l’esame.
Prima Visita Neonatale di Screening 0-6 mesi (in Collaborazione con Ortottista Specializzata): visita dedicata all’esame anatomico oculare (malformazioni congenite, ricerca del riflesso rosso retinico, cataratta congenita, ecc.) e visita ortottica dedicata alle capacità motorie oculari e al primo bilancio visuo-percettivo.
Durata visita Oculistica: 10 minuti.
Visita Ortottica: 20 minuti.
Prima Visita Oculistica Pediatrica INFANTILE (3 anni ) prevenzione AMBLIOPIA (occhio pigro) e STRABISMO: visita oculistica e ortottica per individuare eventuali anomalie refrattive e alterazioni della motilità oculare (strabismo latente o manifesto) in grado di causare Ambliopia (nota come “occhio pigro”). Tali patologie possono essere presenti anche se il bambino non lamenta disturbi o fastidi e sono più frequenti con genitori portatori di difetti di vista.
Durata media: 20 minuti.
Prima Visita Oculistica Pediatrica PRESCOLARE (5 anni) con valutazioni delle funzioni visive del bambino: visita oculistica e ortottica per verifica delle condizioni della refrazione e della motilità oculare. Individuazione delle allergie oculari e loro prevenzione.
Durata media: 20 minuti.
Prima Visita Oculistica Pediatrica TARDIVA (6-12 anni): visita oculistica e ortottica per verifica delle condizioni della refrazione e della motilità oculare. Individuazione delle allergie oculari e loro prevenzione.
Durata media: 20 minuti.
Prima Visita Oculistica RAGAZZI TEEN-AGERS (13-19 anni): visita oculistica e ortottica con verifica delle condizioni della refrazione e della motilità oculare. Particolare riguardo viene dato all’uso di smartphone e tablet con consigli per il loro corretto utilizzo.
Durata media: 20 minuti.
Visita Oculistica Pediatrica Successiva: visita oculistica di controllo per rivalutazione delle condizioni oculari (oculistiche e ortottiche), degli occhiali e delle terapie. Fa seguito alla prima dopo un periodo di tempo che può andare da pochi mesi a un anno. Dedicata a tutti quei casi dove il problema oculistico od ortottico è già stato affrontato e si tratta di verificarne l’andamento.
Durata media: 20 minuti.
Se hai bisogno di prenotare una visita in tempi brevi e non trovi disponibilità all’interno del modulo di prenotazione, manda una e-mail a visiteanticipate.tabasso@gmail.com.
Per richiedere la prenotazione di un intervento chirurgico privato, invia una e-mail a interventi.tabasso@gmail.com.
ATTENZIONE: gli esami diagnostici e le prestazioni complementari alla visita oculistica NON SONO PRENOTABILI ONLINE.
L’elenco riveste solo carattere informativo e la prenotazione di approfondimenti diagnostici viene eseguita direttamente in Studio al termine della Visita Oculistica di cui ha richiesto l’effettuazione.
Esame del Fondo Oculare e Retinografia: l’esame dettagliato del fondo oculare viene eseguito alla lampada a fessura dopo avere dilatato la pupilla. Viene esaminato il polo posteriore che comprende la area maculare e il nervo ottico. Viene eseguita anche una fotografia del fondo oculare consegnata al Paziente insieme alla relazione medica finale.
Esame del Fondo Oculare con Lente di Goldmann: l’esame dettagliato del fondo oculare viene eseguito dopo avere dilatato la pupilla. Viene esaminata la retina periferica mediante l’applicazione di una lente a contatto appoggiata sulla superficie corneale – protetta da un gel – munita al suo interno di piccoli specchi che permettono l’esplorazione dettagliata della media ed estrema periferia retinica alla ricerca di aree di degenerazione o rotture. L’esame viene eseguito instillando gocce oculari anestetiche. L’esame induce un lieve e temporaneo abbassamento della vista che può durare 2-4 ore: si consiglia, pertanto, la presenza di un accompagnatore.
Valutazione Ortottica: la visita ortottica è la valutazione della presenza o meno di anomalie a carico dell’apparato neuromuscolare dell’occhio. Viene valutata la motilità oculare sia di ciascun singolo occhio e sia nei movimenti coniugati. Viene anche valutato l’aspetto percettivo del sistema visivo e la capacità di visione binoculare.
Esame della Motilità Oculare con Schema di Hess: è un test per diagnosticare eventuali difetti della motilità oculare, responsabili di diplopia, per strabismo o paralisi dei nervi oculari. Tramite questo esame è possibile stabilire qual è il muscolo oculare responsabile del difetto. Durante l’esame, viene chiesto al paziente di indossare un paio di occhiali che presentano una lente di colore rosso e una lente di colore verde. Viene poi proiettata una luce di colore rosso e poi verde sulla parete e si chiede al paziente di seguire i suoi movimenti. Si ottiene un grafico che consente di diagnosticare l’eventuale presenza di difetti nella motilità oculare. L’esame è semplice e indolore e può essere eseguito su pazienti di tutte le età.
Screening delle alterazioni Visuo-Percettive Pediatriche (dislessia): la dislessia fa parte dei disturbi specifici dell’apprendimento o DSA ed è una condizione caratterizzata da problemi con la lettura. I problemi possono includere difficoltà nella pronuncia delle parole, nella lettura veloce, nella scrittura a mano, nella pronuncia delle parole durante la lettura ad alta voce e nella comprensione di ciò che si legge. Spesso queste difficoltà vengono notate inizialmente a scuola. È possibile eseguire esami specifici per determinare la presenza di questo disturbo. È importante la diagnosi precoce per poter quanto prima iniziare le terapie riabilitative.
Riabilitazione Ortottica e Riabilitazione Visiva: una volta posta diagnosi di patologie ortottiche o visuo-percettive, è indispensabile procedere con un esame multidisciplinare del bambino e iniziare prontamente la riabilitazione ortottica e visuo-percettiva. In collaborazione con Ortottista esperta in questo campo, siamo in grado di precisare correttamente la diagnosi e compilare il piano riabilitativo.
Esame della Pressione oculare manuale e computerizzata
Tonometria computerizzata: Il paziente viene fatto accomodare su uno sgabello appoggiando mento e fronte sullo strumento. Il tonometro a soffio spruzza un soffio d’aria sulla cornea del paziente, che deve mantenere l’occhio ben aperto e osservare una luce. L’operazione dura 15 secondi per entrambi gli occhi.
Tonometria manuale Goldmann: uno speciale prisma adeguatamente disinfettato viene montato sulla testa del tonometro e poi collocato contro la cornea. L’esaminatore instilla alcune gocce di anestetico e poi colora le lacrime con una striscetta sterile di fluoresceina osservando le figure di contatto alla lampada a fessura.
Esami del Campo Visivo Computerizzati (Perimetria Computerizzata): la perimetria è un esame diagnostico che permette di valutare lo stato funzionale della retina e delle vie nervose collegate ad essa, ottenendo così la misurazione del Campo Visivo (l’area che un occhio, posato su un punto fisso, è in grado di vedere). La Perimetria è un indispensabile ausilio diagnostico per malattie della retina e del nervo ottico e principalmente per il glaucoma. Le modalità di esecuzione dell’esame sono molto semplici: il paziente viene fatto accomodare davanti all’apposito strumento, con il mento e la fronte appoggiati su un apposito supporto, e gli viene fornito un pulsante che deve azionare ogni qualvolta vede apparire degli stimoli luminosi. La perimetria è un esame non invasivo che può essere eseguito su tutti i pazienti, purché’ in grado di fissare attentamente. La durata dell’esame può richiedere dai 10 minuti ai 20 minuti per occhio, in funzione del programma scelto.
Tomografia della Camera Anteriore: la tomografia della camera anteriore dell’occhio è un esame dell’occhio che consente di misurare la profondità della camera anteriore dell’occhio e la conformazione più o meno aperta dell’angolo irido-corneale. L’esame consiste in una fotografia del segmento anteriore. Esame spesso eseguito insieme alla Topografia Corneale
La Gonioscopia (studio dell’angolo): è un esame diagnostico utilizzato per identificare l’anatomia delle strutture dell’angolo irido-corneale – struttura coinvolta nella regolazione della pressione interna all’occhio – e viene generalmente effettuato per individuare eventuali anomalie della radice dell’iride o del trabecolato, utili per eseguire una corretta diagnosi del glaucoma. L’esame viene effettuato in anestesia locale tramite l’utilizzo di una lampada a fessura e di uno strumento chiamato Gonioscopio di Goldman, lente a contatto all’interno della quale sono presenti delle superfici riflettenti inclinate. Il gonioscopio di Goldman viene appoggiato sulla superficie corneale – protetta da un gel – e ruotato per consentire al medico oculista di effettuare un’analisi completa di tutto il perimetro dell’angolo irido-corneale. L’esame induce un lieve e temporaneo abbassamento della vista: si consiglia, pertanto, la presenza di un accompagnatore.
Topografia Corneale: è un esame diagnostico attraverso il quale è possibile ottenere una mappatura della superficie anteriore della cornea, evidenziandone le variazioni nella curvatura. L’esame consiste nella proiezione di una serie di anelli luminosi sulla superficie corneale. L’immagine della proiezione sull’occhio viene successivamente fotografata dal topografo ed elaborata tramite un software che genera una mappa corneale nella quale ogni valore di curvatura è abbinato a un diverso valore cromatico. Grazie a questa mappa, dunque, il medico oculista è in grado di rilevare sia il grado di distorsione patologica della cornea sia l’entità dell’astigmatismo fisiologico. L’esame è semplice, non invasivo e viene eseguito senza la necessità di anestetici e colliri. Il paziente deve ricordare di sospendere l’utilizzo di lenti a contatto morbide o rigide nelle 24 o 48 ore precedenti all’esame per evitare che la forma della cornea risulti alterata. L’esame è non invasivo, totalmente privo di rischi e adatto a pazienti di tutte le età.
Microscopia Endoteliale (conta delle cellule corneali endoteliali): esame eseguito eseguendo una fotografia appoggiando il mento allo strumento senza necessità di usare colliri. Determina il numero e la forma delle cellule endoteliali della cornea situate sulla sua faccia interna. Le cellule endoteliali sono indispensabili al mantenimento della trasparenza corneale e se la loro densità scende al di sotto di certi valori vi sono gravi rischi per il mantenimento di una buona acuità visiva. Conoscere lo stato di salute dell’endotelio è elemento indispensabile prima di qualunque intervento chirurgico sull’occhio e nei portatori di lenti a contatto.
OCT retinico e OCT papillare: la tomografia a coerenza ottica (o tomografia ottica computerizzata) è un esame diagnostico attraverso il quale è possibile ottenere delle scansioni della retina utili alla diagnosi e al follow-up di numerose patologie oculari (glaucoma, maculopatia, retinopatia diabetica ecc.). Tramite l’utilizzo di una luce laser non invasiva vengono effettuate delle scansioni che consentono di ottenere delle immagini dettagliate e in alta risoluzione degli strati della retina e del nervo ottico. Durante l’esecuzione dell’esame, viene chiesto al paziente di posizionarsi di fronte allo strumento e di fissare una luce: nel momento in cui la struttura da analizzare viene messa a fuoco, la scansione dell’occhio ha inizio. L’esame è totalmente indolore, viene svolto in tempi molto brevi – richiede circa 10 minuti – e può essere effettuato anche senza la dilatazione in condizioni di normalità della pupilla e del cristallino.
Biometria Oculare Ottica IOL Master: è un esame diagnostico che, tramite la proiezione di un raggio luminoso, consente di misurare la lunghezza assiale dell’occhio (lunghezza del bulbo oculare). La precisione dello strumento permette di ottenere dei dati estremamente accurati ed affidabili, anche in pazienti affetti da difetti refrattivi molto forti o pazienti che si sono già sottoposti ad operazioni di chirurgia refrattiva laser. La Biometria Ottica IOL Master è un esame estremamente utile nella pianificazione di un intervento di cataratta: dopo aver effettuato la misurazione delle varie componenti oculari; il biometro elabora una serie di formule matematiche attraverso le quali si ottiene il valore appropriato della lente artificiale da inserire all’interno dell’occhio dopo l’asportazione del nucleo catarattoso. L’esecuzione della Biometria IOL Master avviene in poco più di 15 minuti e non necessita di anestesia né di dilatazione pupillare salvo casi particolari.
Biometria Oculare a Ultrasuoni: l’Ecobiometria Oculare è un esame diagnostico che, tramite l’utilizzo degli ultrasuoni, consente di misurare la profondità dello spazio tra la cornea e l’iride (camera anteriore), lo spessore del cristallino e la lunghezza dell’occhio. Quando colpiscono l’occhio, gli ultrasuoni tornano indietro e vengono trasformati in immagini tramite un’apposita apparecchiatura che li rende visibili su un monitor. L’Ecobiometria Oculare può essere considerato un esame di preparazione all’intervento di cataratta, poiché consente di ottenere dei dati fondamentali per il calcolo del potere del cristallino artificiale che andrà a sostituire il nucleo catarattoso asportato durante l’intervento. È un esame totalmente indolore, non invasivo e privo di controindicazioni, che richiede solo pochi minuti di tempo. Necessita della instillazione di gocce di anestetico ma non della dilatazione pupillare.
Esami Elettrofisiologici (PEV, ERG): l’ERG (Elettroretinogramma) consiste nel misurare la variazione del potenziale elettrico della retina quando essa riceve uno stimolo luminoso. Le patologie retiniche più frequentemente indagate con l’elettroretinogramma sono la retinite pigmentosa, il distacco di retina, l’occlusione dell’arteria oftalmica, l’occlusione dell’arteria centrale della retina, alcune patologie coroideali. L’esame viene eseguito applicando degli elettrodi (di cui uno nel fornice congiuntivale previa anestesia di superficie) e facendo fissare un video che presenta stimoli strutturati. Il PEV (Potenziale Evocato Visivo) registra la risposta elettrica dell’area corticale occipitale ad uno stimolo visivo. Questo test elettrofisiologico fornisce la valutazione globale della catena di trasmissione del segnale visivo. Questa metodica può essere utile principalmente nelle patologie del nervo ottico e delle vie ottiche, nelle patologie chiasmatiche e retrochiasmatiche e in tutte le patologie che compromettono la funzione maculare. L’esame viene eseguito applicando degli elettrodi all’esterno dell’apparato oculare (che non vengono a contatto con gli occhi) e facendo fissare un video che presenta stimoli strutturati.
Diagnosi e Terapia per l’Occhio Secco e le Iposecrezioni lacrimali (Sindrome di Sjogren – Cheratocongiuntivite secca): la diagnosi di occhio secco può già essere posta durante la Visita Oculistica. Gli esami di approfondimento consistono nell’esecuzione di una batteria di test tesi a valutarne quantità e qualità. In questo modo, è possibile poi poter correttamente impostare la terapia medica più adatta al caso. Infatti, non esiste la lacrima artificiale per tutte le situazioni, ma la scelta è difficile e va personalizzata.
Gli esami più semplici e di routine sono sono il Test di Schirmer (test quantitativo di base) e il Break Up Time (BUT) (test di stabilità del film lacrimale); vengono poi eseguiti altri test più specifici per analizzare la produzione, il ricambio e la composizione del film lacrimale nelle sue tre componenti (mucosa, acquosa e lipidica).
Gruppo Esami per Patente: per evitare di imbattersi in una valutazione errata delle proprie capacità visive è consigliabile eseguire una visita oculistica preventiva in uno studio oculistico adeguatamente attrezzato. È consigliabile la visita oculistica per garantire di avere gli occhiali a posto e per certificare l’assenza di eventuali patologie dell’occhio che potrebbero rappresentare un ostacolo al momento dell’esame Inoltre guidare senza vedere bene compromette la sicurezza tua e di chi si affida a te. Sono eseguiti inoltre anche gli accertamenti speciali richiesti per redigere la dichiarazione secondo legge per l’ottenimento di Patenti per Monocolo e per Pazienti che devono rivolgersi alla Commissione Medica Provinciale.
Esami e Idoneità per l’uso delle Lenti a Contatto: prima di iniziare ad usare le Lenti a Contatto è necessario eseguire una visita oculistica per escludere patologie oculari che ne controindichino l’uso e che ne richiedano un uso limitato o con l’ausilio di terapia medica. Particolare attenzione viene posta all’esame del film lacrimale e della superficie corneale, così come alla prescrizione del corretto tipo e potere delle lenti a contatto.
Istruzioni per il corretto uso delle Lenti a Contatto: specialmente nei pazienti più giovani, è fornito un tutorial sull’uso delle lenti a contatto. Partendo dalle tecniche di applicazione e di rimozione, passando per i consigli di corretto uso e manutenzione ed eventualmente programmando ulteriori sedute di addestramento e controllo qualora necessario.
Sedute di Adattamento Lenti a Contatto nei Bambini: dopo avere appreso le istruzioni per il corretto uso delle lenti a contatto sono raccomandate nei pazienti più giovani ulteriori sedute di addestramento e verifica delle condizioni oculari dopo le prime applicazioni delle lenti.
Analisi del Senso Cromatico: il test dei colori viene eseguito per approfondire lo studio dei difetti nella percezione. Si esegue il Test di Ishihara, il test di Lantony e l’esame della capacità discriminativa delle varie saturazioni dei colori a varie luminanze.Tali accertamenti consentiranno di individuare il tipo e la gravità del difetto per poter eventualmente proporre un ciclo di riabilitazione cromatica. Da non sottovalutare l’impatto psicologico e comportamentale del bambino con alterata percezione del colore.
Riabilitazione Cromatica Pediatrica (ciclo di 4 sedute): la riabilitazione cromatica consiste nell’eseguire, con l’aiuto di un Professionista del Colore, disegni o figure geometriche per ogni colore fondamentale, per ogni coppia di colori antagonisti e per ogni sfumatura all’interno delle tonalità cromatiche maggiormente deficitarie. La riabilitazione è tesa a far prendere coscienza delle proprie capacità di discriminare i colori e anche offrire indicazioni per lo svolgimento di attività professionali future.
Diagnosi e Trattamento delle Blefaroptosi (BLEFAROPLASTICA): esame Oculistico teso diagnosticare correttamente le blefaroptosi (palpebre “cadenti”) e individuare le possibilità correttive offerte dalla Chirurgia Oftalmoplastica (in Collaborazione con Chirurgo Oftalmoplastico).
Diagnosi e Trattamento delle malposizioni palpebrali (Ectropion, Entropion e Trichiasi): esame Oculistico teso diagnosticare correttamente le malposizioni palpebrali sia con il bordo della palpebra rovesciato all’esterno (ectropion) sia all’interno (entropion) con ciglia che sfregano sulla cornea (trichiasi) e a individuare le possibilità correttive offerte dalla Chirurgia Oculoplastica (in Collaborazione con Chirurgo Oftalmoplastico), oltre che le Terapie Mediche per alleviare i disturbi ed evitare conseguenze più gravi per la cornea.
Idoneità e Preparazione all’intervento di CATARATTA: prima di pianificare un intervento di cataratta è bene che il paziente si sottoponga ad una serie di esami che stabiliscano la maturità della cataratta e l’idoneità e convenienza del paziente a sottoporsi all’operazione. Tramite questi esami, il medico oculista valuta le condizioni dell’occhio interessato, per capire se è possibile intervenire o meno su di esso: alcune condizioni patologiche della conformazione del bulbo oculare, dello spessore della cornea e dell’integrità dell’endotelio corneale, delle caratteristiche del cristallino e del suo apparato sospensore e della retina, possono seriamente compromettere il recupero visivo dopo l’intervento e anche sconsigliarlo. Gli esami che vengono eseguiti per la valutazione sono principalmente l’esame del segmento anteriore, l’esame del film lacrimale, l’esame ortottico, la topografia corneale, la pachimetria, l’esame dell’endotelio e l’esame del fondo oculare con pupilla dilatata. Possono essere eseguiti anche l’OCT retinico e i test predittivi di recupero funzionale a patto che la densità delle opacità catarattose non sia così avanzata da renderli impossibili.
Idoneità e Preparazione alla correzione FEMTO LASER dei difetti visivi (Chirurgia Refrattiva): prima di pianificare un intervento di chirurgia refrattiva per la correzione dei difetti di refrazione dell’occhio, è bene che il paziente si sottoponga a una serie di esami che stabiliscano l’idoneità del paziente all’operazione. Tramite questi esami, il medico oculista valuta le condizioni dell’occhio interessato, per decidere se è possibile intervenire o meno su di esso: alcune condizioni, come la conformazione del bulbo oculare, lo spessore della cornea, la presenza di altre patologie, possono compromettere la fattibilità dell’intervento. Gli esami che vengono eseguiti per la valutazione dell’idoneità alla chirurgia refrattiva sono principalmente l’esame del segmento anteriore, l’esame del film lacrimale, l’esame ortottico, la topografia corneale, la pachimetria e l’esame dell’endotelio.
Trattamento ARGON LASER delle Degenerazioni Retiniche: il laser retinico (argon laser) viene usato generalmente per “bruciare” zone della retina malata. In alcuni casi, invece, viene impiegato per fissare la retina sana intorno a zone patologiche (fori o lesioni). L’obiettivo è quello di ottenere delle cicatrici che rinforzino la retina nei suoi punti più delicati. L’ARGON laser è un tipo di laser il cui fascio luminoso – generato grazie all’argon, un gas nobile – ha un’azione termica: riscaldando la zona su cui si punta lo strumento si possono curare una serie di malattie della retina (in virtù di un fenomeno chiamato “fotocoagulazione”). È necessario dilatare la pupilla ed instillare colliri anestetici. Il trattamento viene eseguito ambulatorialmente con il paziente seduto davanti alla lampada a fessura del laser. Il trattamento non è indolore, perché viene percepito l’impatto termico sulla retina, certamente sopportabile, ma non piacevole; pertanto, è necessaria una buona collaborazione da parte del paziente nel tenere gli occhi aperti anche con luce forte e mantenere la fissazione ad un punto indicato. Il paziente va preparato e addestrato prima del trattamento. Particolare attenzione va posta a quei pazienti predisposti allo svenimento quando vanno dal Medico.
Trattamento YAG LASER del glaucoma a camera bassa: l’iridotomia con YAG laser è l’intervento ambulatoriale necessario per la prevenzione dell’attacco acuto del glaucoma ad angolo chiuso, ovvero l’aumento repentino della pressione interna dell’occhio, che può condurre in poche ore al danneggiamento irreversibile della testa del nervo ottico (papilla ottica) e alla cecità. Previa instillazione di collirio anestetico e di collirio miotico che stringe la pupilla, si procede a eseguire la iridectomia con alcuni spot laser. Il foro eseguito con il laser è piccolissimo (circa 1,5 mm) e rimane “nascosto” dalla palpebra superiore. Questo trattamento ambulatoriale è indolore e dura pochi secondi. Dopo un paio d’ore il paziente può riprendere le sue normali attività.
Trattamento YAG LASER della Cataratta Secondaria: si tratta di un’operazione non invasiva e indolore per eliminare la cosiddetta cataratta secondaria. L’intervento dura solo pochi secondi e solitamente viene eseguito in regime ambulatoriale. Dopo che l’occhio del paziente viene anestetizzato con un collirio e viene dilatata la pupilla, infatti, si interviene con un laser YAG. Grazie a questa tecnologia, in grado di praticare incisioni anche piccolissime, viene aperta una piccolissima apertura nella capsula del cristallino in modo da eliminare l’opacità secondaria lungo l’asse ottico. Non sono previste norme di preparazione particolari. È tuttavia consigliabile farsi accompagnare da una persona adulta. Il paziente dovrebbe iniziare a notare un miglioramento della vista immediatamente dopo l’intervento.
Indicazioni e consigli per l’uso delle Lenti Multifocali (Progressive): gli occhiali multifocali, o progressivi, sono stati un importante cambiamento ed un grande passo avanti nella tecnologia delle lenti ottiche rispetto ai vecchi occhiali bifocali. Nonostante la tecnologia avanzata presente in questi occhiali, ci sono ancora molti pregiudizi e false credenze sugli occhiali multifocali e i problemi iniziali che potrebbero sorgere dal loro utilizzo. Potresti aver sentito tante storie sulla difficoltà dell’adattamento agli occhiali progressivi. Ci sono diverse cose che puoi fare per adattare più rapidamente la tua vista agli occhiali progressivi ed imparare rapidamente ad usarli.
P. Iva: IT 04467300010 | Albo Provinciale dei Medici di Torino n. 0000012328
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